Ci vediamo LUNEDI’ SERA da “Stocco”!
Ci fossero stati i telefonini, in quel 1981! In un baleno sarebbero partiti una decina di messaggi, invece era ancora l’era del “passaparola” ed allora ci vollero quattro o cinque giorni per raggiungere tutto il gruppetto di patiti di calcio che di lì a poco avrebbero dato vita al C.S. Villa Musone Calcio. Una sfida lanciata per gioco, un campo da calcio ancora in costruzione ma la grinta giusta per fare le cose sul serio. Sarebbe troppo lungo raccontare la genesi e gli sviluppi di questa società, mi basta ricordare il primo Presidente, il compianto Duilio Agostinelli, persona gradevolissima, sempre discreto ed accomodante, talmente discreto che non siamo riusciti a trovare una foto di lui con la squadra. La prima formazione raccoglieva i “puntaroli” che giocavano o avevano giocato a calcio nel Loreto o in squadre dei paesi limitrofi ma il portiere (Mario Serenelli) era anche segretario, un centrocampista (Daniele Agostinelli)consigliere e così via.
Si parte dalla terza categoria, come è logico che sia, per onorare il campionato, ovvero un onorevole piazzamento, poi quel che viene si vedrà. Il piazzamento, alla fine del campionato, sarà in anonima zona di metà classifica ma l’entusiasmo è grande e la società cresce, bastano pochi anni e grazie alla dedizione di straordinari dirigenti come Bruno Pietrella, Bruno Del Moro, Mario Lombardozzi, Roberto Palazzo, Daniele Mancinelli, lo stesso Daniele Agostinelli, solo per citarne alcuni, ben presto si gioca per raggiungere la promozione, una promozione in seconda categoria che sembrava, alla luce di quella piccola società che era il Villa Musone Calcio, un traguardo mitico. Ci si riesce nel 1987, al termine di una stagione esaltante, una stagione non frutto di improvvisazione ma di un concreto fervore sociale. Protagonisti tutti i comparti della struttura societaria: i dirigenti, i giocatori ed il tecnico. Bruno Pietrella che permette, con il suo impegno concreto, il tesseramento di due straordinari giocatori, Rossano Valentini e Giordano Bernabei che trascineranno la squadra alla mitica promozione, un mister: Peppe Alessandrini che oltre alla buona preparazione tecnica, mette in gioco una personale ed elevatissima dose di umanità.Tra i vari dirigenti è doveroso ricordarne uno che allora era il direttore sportivo, purtroppo anch’egli scomparso ed anche troppo prematuramente: Fabio Principi.
La seconda categoria porta nuova linfa, un presidente: Giovanni Pirchio che, contagiato anch’egli dallo spirito di gruppo che da sempre la società villamusonese ha avuto nel Dna, si impegna al massimo tanto che, se il campo da calcio di via Turati si ritrova quella bella struttura che è la tribuna con annessa sede, il merito è proprio suo. Gli anni della seconda categoria, allora furono proficui, per ben due volte si sfiorò la promozione in prima, purtroppo fallendo gli spareggi.
Ma il Villa Musone Calcio non era soltanto prima squadra, sin da subito venne creato un settore giovanile che divenne all’istante vera e propria fucina di calcio per i giovani villamusonesi, tantissimi ragazzi sono passati attraverso di essa e tra i tanti germogli sono maturati anche ottimi frutti, su tutti quel Marco Mancinelli approdato al calcio professionistico e più precisamente nell’Hellas Verona passando anche attraverso le nazionali giovanili. Molto merito della bella realtà giovanile, che fioriva in quegli anni, va ascritto a due personaggi che fecero, della scuola calcio di Villa Musone, veramente il loro credo: Geraldo Maccaroni ed Elio Santelli che assieme alla straordinaria passione di un tecnico, Gianfranco Brizi, formarono un team di assoluto livello. Il trio ha saputo ottimamente gestire e far crescere certamente con il concorso della società tutta, quel fiore all’occhiello del C.S. Villa Musone Calcio che è stato il settore giovanile. Naturalmente come tante situazioni della vita, anche la società villamusonese ha conosciuto momenti di stanca. Succede che i destini si dividono, le circostanze o gli interessi cambiano ed anche le belle realtà possono sfiorire, soprattutto in piccoli ambienti, come è senza dubbio da considerare la realtà di Villa Musone.
Ed allora ecco che emergono i meriti di alcuni elementi i quali già attivi nei momenti belli non mollano nelle difficoltà. Marco Domenella, Daniele Agostinelli, Vittorio Leonardi e l’iperattivo Rossano Mandolesi hanno avuto il merito di non permettere che s’interrompessero gli eventi calciofili della nostra frazione, in definitiva, che non si spezzasse il filo.